RESOCONTO XII SPOT SCHOOL AWARD
di Maria Piatto.
Il 7 maggio si è tenuta presso la sede SIPRA di Milano la riunione per l’assegnazione dei premi del XII Spot School Award. La giuria era presieduta da Lorenzo Marini, e tra i componenti annoverava: Salvo Scibilia, Pietro Maestri, Daniele Ravenna, Massimiliano Maria Longo, e i referenti delle associazioni patrocinanti Luca Vullo di Unicom e io, Maria Piatto per Associazione Illustratori.
L’esperienza con l’organizzazione CreativisinascE è stata molto positiva per l’accoglienza e l’ottima organizzazione.
Uno degli aspetti più belli di questa partecipazione AI a XII Spot School Award è stato vedere con quanta cura, attenzione e interesse gli organizzatori, Gerardo Sicilia e Alberto De Rogatis, presentano e sovrintendono ai lavori. Appassionati al loro ruolo, si dimostrano sensibilissimi alle esigenze dei ragazzi, sono attenti a non deludere le loro speranze, chiedono alla giuria di dare umanamente il meglio di sé.
I tre temi del concorso di quest’anno proposti da Caritas (Mercati di guerra), Legambiente (Progettazione del verde urbano) e AriSla (Finanziamento alla ricerca scientifica) hanno suggerito hai giovani partecipanti una serie di bellissime realizzazioni video, idee e suggestioni interessanti e mature: i giurati, tutti professionisti di primo livello, hanno applaudito a lungo, apprezzato e discusso i diversi soggetti con piacere ed entusiasmo, attribuendo a uno di questi un meritatissimo Grand Prix,
Meno riuscite, a mio parere, le immagini dei manifesti annuncio stampa, dove lo studio e le ottime idee profuse dagli studenti partecipanti, oltre alla buona capacità dei copywriter, non portano ad una realizzazione altrettanto efficace e chiara. Anche i risultati migliori, a livello qualitativo dell’immagine, risultano comunque un po’ scontati. Il lato debole che mi sembra di aver riscontrato nelle opere proposte, credo sia fondamentalmente causato da una capacità di progettazione e di disegno insufficienti a realizzare un risultato finale ottimale dal punto di vista della pregnanza e dell’incisività dell’immagine.