COME PROTEGGERE LE PROPRIE OPERE
Da "Domande frequenti "
rivolte ad AI
testo elaborato da Paolo Rui, e Paolo
D’Altan, commissione legale A.I. con il
contributo dell’avv. Valentina Baldisserotto.
Tra le fonti ,oltre ai siti citati
nel testo, :
-www.fotografi.org/digitali,
Esistono vari sistemi per tutelarsi.
1) Il primo e più semplice è quello
di mettere un "watermark"
su tutte le immagini che si intendono pubblicare anche a solo scopo
promozionale in rete. Per questo basta usare un programma di foto
ritocco come Photoshop.
2) Utilizzando Adobe Bridge, inserire
metadati in tutte le proprie immagini: è un'operazione che viene
effettuata in automatico dopo aver impostato uno o più modelli
contenenti il proprio nome e cognome, il titolo, il copyright e
parole chiave eventuali oltre il proprio indirizzo web di
riferimento.
Per verificare i dati basterà poi
andare su "file info" e verranno visualizzate tutte le
informazioni inserite.
Altrimenti, in assenza di Adobe
Bridge, aprendo "file info" si possono aggiungere le
informazioni manualmente.
3) In caso di particolare progetto che
si desidera tutelare, salvare tutto su un cd o dvd o chiavetta usb o
altro supporto digitale, chiuderlo in una busta imbottita, sigillarlo
con ceralacca e spedirselo via raccomandata. Tenerlo da parte senza
aprire la busta finché qualcuno non usa abusivamente le immagini.
L'apertura dovrebbe essere fatta da un notaio che attesti
l'integrita' del sigillo e confermi l'autenticità della data di
spedizione.
4) Depositare in SIAE i propri
progetti (leggi più avanti).
5) Esistono archivi digitali per
rispondere alla richiesta crescente di tutela da parte degli autori
(di qualunque tipo). Uno di questi e' il Safe Creative creato in
collaborazione tra un'organizzazione di Saragoza e una americana:
www.safecreative.org. Il
servizio base e' gratuito.
6) Esiste poi Digimarc
http://www.digimarc.com, una
soluzione avanzatissima per controllare dove finiscono le proprie
immagini.
E' inserito nei principali programmi
di elaborazione d'immagini, e consiste nel' aggiungere all'immagine
digitale un impercettibile watermark, un ID unico, come un livello
che viene sovrapposto all'intera immagine, che rimane pienamente
godibile.
Questo watermark persiste anche in
caso copia, cambiamento di formato, criptazione, manipolazione e
stampa dell'immagine, permette di conservare traccia degli utilizzi
delle proprie immagini attraverso il web.Naturalmente il servizio ha
un costo : 49$ fino a 1000 immagini e 99$ fino a 2000.
In definitiva la tutela deve essere
considerata come uno strumento di deterrenza 'a priori' per
dissuadere potenziali sfruttamenti commerciali non autorizzati delle
proprie immagini. In mancanza però di normative precise tra stati
non facenti parte della UE, USA, Commonwealth e pochi altri, rimane
difficile poter contrastare usi e abusi delle proprie immagini negli
altri paesi.
Gli utilizzi non commerciali talvolta
sono da consigliarsi per aiutare a promuovere i nomi degli autori.
In Italia, per attestare di essere
l’autore originale di un’opera, occorre poterne dimostrare la
data di creazione: in sede processuale, viene riconosciuto autore
dell’opera chi può dimostrare che la data di creazione della
propria opera è antecedente a quella di un altro autore. Per
ottenere un documento che attesti che ad una certa data hai creato
una certa opera, ci sono diverse soluzioni; dal fai da te a quelle
più istituzionali, con oneri diversi:
1) inviando a se' stessi un plico
sigillato (contenente l’opera) per mezzo di una raccomandata con
ricevuta di ritorno (RR): il timbro postale garantisce la data di
creazione dell’opera soltanto se apposto direttamente all’opera
(una soluzione è quella di far coincidere contenuto e contenente,
piegando il foglio in quattro parti e sigillandone i margini: il
timbro verrà apposto direttamente sul foglio; questo metodo sembra,
dunque, essere di qualche utilità solo per alcune tipologie di
opere),;
2) pubblicandola su un giornale o in
un luogo pubblico;
3) depositandola presso un notaio;
4 ) inviare
una raccomandata al Presidente della Repubblica, il quale è
obbligato a protocollare tutto ciò che gli viene mandato;
5) utilizzando “Creative
Commons” che permette di gestire anche i diritti relativi
all'immagine on line o il servizio Copyzero e Copyzero on-line,
progetti promossi dal Movimento
Costozero,
Se con Copyzero
l’autore deve convertire la propria opera in formato digitale,
inserire i dati di copyright, l’eventuale licenza e infine la firma
elettronica e la marca (disponibile al costo di 0,36 euro)
utilizzando una smart card e il relativo lettore (acquistabile presso
un qualunque rivenditore di materiale informatico), con Copyzero
Online Il procedimento è ancora più rapido.
Il servizio è gratuito ma riservato
ai sostenitori dell'associazione che abbiano effettuato nell'anno
corrente una donazione non inferiore a 5,00 euro. L’opera, dopo
essere stata convertita in formato digitale nel caso di opera
"tradizionale", viene compressa unitamente ad un apposito
modulo compilato e un file di testo con i dati relativi al copyright,
in un archivio compresso protetto da password e il tutto inviato
direttamente a copyzero.org, che provvederà ad inviare un link da
cui scaricare il proprio file con marca temporale avente valore
legale.
6) Registrando l’opera presso la
Siae, attraverso il Deposito
Opere Inedite, che si effettua consegnando un plico fisico alla
sede Siae di riferimento. La durata è di 5 anni. Le tariffe, non
pagabili on line, sono diverse e non alla portata di tutti: 65 euro
per gli associati, 131,81 per i non associati e 261,81 per persone
giuridiche che abbiano la disponibilità dei diritti di utilizzazione
economica o persone fisiche che abbiano acquisito dall'autore i
suddetti diritti. A fronte del pagamento e dell'esito positivo
dell'istruttoria avviata col deposito dell'opera, verrà inviato per
posta l'attestato di avvenuto deposito che farà fede in caso di
controversie.
7)
Registrando l'opera presso il deposito autori SILF-CIGL,
è riservato solo agli iscritti SILF dura un anno e consiste,a
differenza della registrazione in SIAE, nella pubblicazione on line
dell'opera registrata nella loro pagina dedicata e nella diffusione
della registrazione attraverso afnews
.
8 Registrando l’opera presso due
enti stranieri, che, come sempre, agevolano l'utente fornendo una
quantità di informazioni incredibile:
8a) l'U.S.Copyright
Office di Washington, la registrazione on line base costa $35, la
procedura è descritta in maniera chiarissima con un tutorial,
in inglese, disponibile on line;
8b) la Writers
Guild of America via web; permette di registrare qualsiasi opera
originale dagli script ai disegni, praticamente tutto. I file non
devono superare i 10 MB . Nelle loro FAQ
(in inglese) ci sono tutte le informazioni necessarie.
Tutti quanto elencato qui sopra ha lo
scopo di prevenire il rischio di un uso improprio della propria
opera. In ogni caso, perché i diritti d'autore siano riconosciuti e
rispettati da terzi, è poi sempre bene definire con un contratto le
condizioni di utilizzo o vendita della propria opera. Accanto al
Contratto
Base in editoria del'
Associazione Illustratori, segnaliamo il contratto Oscon
che propone una base di contratto adattabile alle proprie necessità.
Nel caso invece di una pubblicazione
indebita, bisogna raccogliere tutto il materiale possibile, e, nel
caso si tratti di un utilizzo on line, oltre a filmare e fare
screenshot delle pagine incriminate, si può controllare se esiste
traccia "storica" della versione incriminata del sito, al
database storico pubblico di www.archive.org
:un enorme archivio di
pagine web, e non solo, dal 1996 a oggi. Inserendo l'indirizzo web
del sito nella finestra Wayback machine e premendo "Take me
back" è possibile trovare l'esistenza di eventuali copie in
date passate.